lunedì 29 luglio 2013

27.07.2013 S. Andrea Compito : GliAvanzati & Sganarello

Nonostante oggi non stia bene, non lo so ...
Una forma di malessere generale, interiore, personale
E' difficile da spiegare, almeno a parole
Nonostante questo, faccio uno sforzo e condivido con Voi il nostro spettacolo di Sabato scorso, il 27.07.2013 in quel di S. Andrea di Compito
Non era la prima volta che ci esibivamo in quel luogo, ma era la prima volta che lo facevamo da soli come compagnia ... Gli Avanzati
Il mio collega di teatro Paolo era presente ... E a cui devo un particolare GRAZIE oltrechè per la sua presenza, per averci aiutato con le musiche di scena

Queste le sue bellissime parole

Sganarello o Il Cornuto Immaginario (Moliere)



Esistono coppie che, ardenti di passione, desiderano coronare con le giuste nozze il loro sogno d’amore. Esistono coppie che, dopo le giuste nozze di cui sopra, vedono affiancarsi all’amore quel sentimento di rassegnazione e sopportazione che spesso per il marito ha il sapore del legno. Il legno del mattarello con cui la moglie gli esprime il suo disappunto. Ora, che succederebbe se questi due modi di vivere la coppia si incontrassero, o meglio si scontrassero? Che succederebbe se, per un bislacco gioco del destino, una ragazza smarrisse il ritratto dell’innamorato, ed tale ritratto fosse casualmente ma inopportunamente ritrovato da una moglie non proprio soddisfatta della condotta del marito? Nella realtà ne nascerebbe, prendendo a prestito un’espressione tecnica dell’ambito sociologico, “un casino che la metà basterebbe”. E in scena? Pure. In un vorticoso turbinare di equivoci e di gottini di vino, i protagonisti si accusano e si scusano, rinfacciano e negano, tramano e rimuginano, tutti invischiati in una situazione in cui nulla sembra ciò che è.
Gli Avanzati portano in scena una rocambolesca vicenda tragica (per i protagonisti) e comica (per gli spettatori), e lo fanno con grande spigliatezza e padronanza del testo, unita alla cura per la pulizia dei movimenti e dei gesti, e alla notevole caratterizzazione dei personaggi:
Celina (Barbara Puppa), la giovane il cui amore per il suo spasimante è tale da portarla a sfidare la volontà del padre, ma anche nel cercar vendetta quando lo crede traditore.
Gorgibus (Antonio Lampo), vecchio avido di schei (ovvero il vil denaro, la pecunia, l’argent, insomma ci siamo intesi) deciso a far sposare la figlia Celina con un buon partito che però ella non ama, ma non è un problema per Gorgibus, dato che per lui  “l’amor nasce dal matrimonio” e, manco a dirlo, il matrimonio nasce dagli “schei, tanti schei, beli schei”.
Lelio (Luca Pieretti), un giovane baldanzoso sempre appresso al suo fido e nitrente destriero, innamorato di Celina, da cui è ricambiato, colmo di vigore, di passione, ma non di schei, e pertanto mal visto da Gorgibus.
Sganarello (Lorenzo Bonaccorsi), povero e semplice uomo che cerca di affogare uno ad uno i dispiaceri della vita nei rossi rivoli del vino. E dal momento che i suoi dispiaceri sono tanti, ha bisogno di molto, molto, molto vino.
Infine la moglie di Sganarello (Giovanna La Russa), donna resa arcigna dal costante compito di staccare il marito dal fiasco, compito che suo malgrado è costretta a svolgere con l’uso del mattarello, lo strumento con cui da secoli le brave donne di casa inculcano la creanza ai maschietti più disordinati e distratti.
Uno spettacolo piacevole che ha allietato la serata del pubblico giunto a Sant’Andrea di Compito invitando i presenti a riflettere che “a volte le cose non sono quello che sembrano”.
(Paolo Sechi)

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