mercoledì 7 agosto 2013

Barga P.zza San Rocco : 02.08.2013


Ci siamo ... Barga - P.zza San Rocco H 22.00 02.08.2013
A parte il Navigatore che ci porta su sentieri fangosi e strade angustie, allontanandoci sempre di più da Barga e la sua Piazza (risolto con il vecchio sistema del chiedere al passante che incontri per strada ...), quella sera, quel Venerdi 02.08.2013 ci sarebbe stata l'esibizione, il nostro spettacolo
Dopo un Lunedi in cui tensioni e discussioni avevano macchiato lo spirito del gruppo, l'unico mio pensiero era per quel Venerdi ... Ci esibiamo, andiamo in scena, facciamo TEATRO !
Questo era il mantra che mi ha accompagnato sino a quella sera, scevro da giudizi e commenti nei confronti di chi mi stava vicino ma concentrato a dare il meglio di me. E così è stato !
E ne sono orgoglioso !
Ugo, Agnese ... se ci foste stati, sareste stati orgogliosi del Vs allievo e non avrei potuto che dirvi ancora grazie per tutti gli insegnamenti che mi avete dato

La compagnia Gli Avanzati ha portato in scena 'Sganarello / Il Cornuto Immaginario' libero adattamento dell'opera di Molière
Beh, che dire ?
Meraviglioso ! E' andato benissimo, lo spettacolo è stato un successo
Coesione tra il gruppo (quasi), empatia ed affiatamento ... Tutto perfetto
Le entrate e le uscite in scena, i silenzi, i monologhi e, chicca, l'interazione con il pubblico
Eh si miei cari, perchè questa volta, a dispetto di altre, lo spettacolo era all'aperto in piazza, adibita a Palcoscenico con tanto di quinte e panchine
Insomma, il valore aggiunto del pubblico e la sua partecipazione ha fatto il resto
E' bellissimo recitare NEL pubblico, vederli davanti a te, poterli interrogare, toccare, sentire ...
Credo questo sia stata quella motivazione in più che ha fatto la differenza !
E ne è valsa la pena
Dopo una giornata di lavoro, si esce dall'ufficio e subito in macchina alla volta di Barga
Lo spettacolo è alle 22.00 circa, sono le 18.30 e bisogna fare le prove tecniche. Vedere la piazza, prendere dimestichezza con gli spazi e il pubblico ... Insomma, c'è da lavorare
Ma il risultato finale, l'essenza di quello che è stato Teatro, ci ha ripagato del duro lavoro
A breve qualche scatto della serata

Lascio la parola a Paolo, mio compagno di teatro in quel dell'Art&Danza a cui va il merito della sua presenza e del suo aiuto nella gestione delle musiche
Grazie !

SGANARELLO Extreme 



La bellezza del teatro è che ogni spettacolo ha una sua vita, una sua unicità che rende ogni replica diversa da quelle che la hanno preceduta e da quelle che la seguiranno. E questo accade perché lo stato d’animo degli attori non è mai lo stesso da spettacolo a spettacolo, ma soprattutto perché a non essere mai lo stesso è il pubblico, la platea che si affaccia a proscenio. Proscenio…platea…termini propri del teatro inteso come luogo fisico, come edificio adibito alla rappresentazione teatrale. Ma se questo edificio non esistesse? Se a prestarsi come luogo per la rappresentazione fosse una piazza di paese, magari di ridotte dimensioni e contigua ad una via pedonale? Se non esistesse il confine tra proscenio e platea, e a separare la scena dalla strada fosse una sola panchina?
Avremmo una delle situazioni più difficili e al tempo stesso esaltanti per un attore: la fusione con il pubblico. Questo hanno fatto gli Avanzati, portando il loro Sganarello non davanti ad un pubblico, ma al suo interno: Celina fugge in platea per sfuggire a Gorgibus, che le arranca dietro con passo incerto e cadenzato da una sequela di improperi in veneto. E mentre il pubblico segue la scena alle sue spalle, Lelio appare con un roboante proclama che fa sobbalzare i più impreparati tra gli spettatori. E ancora Sganarello stesso che nella foga del furore e dell’alcol inciampa a pochi centimetri dalle prime file. E mentre la vicenda scenica si snoda nella sua equivoca trama, a meno di un metro scorre la gente di Barga in tutta la sua varietà. Passa il disinteressato che, senza rallentare il passo, getta una fugace occhiata alla scena, concedendosi un attimo di distrazioni dai suoi immediati pensieri, nei quali si rituffa quasi subito. Passa il curioso che dall’andatura rapida e decisa pian piano rallenta, fino a fermarsi ad assistere (a scrocco) allo spettacolo. E poi passano loro, i bambini: candidi, ingenui, terribili, silenziosi, chiassosi. Alcuni rimangono affascinati ad assistere ad una vicenda animata e vivace che pure non possono intendere per una malizia che in loro ancora non è sopraggiunta (ma è questione di poco). Qualcuno prova anche a sedersi sulla panchina posta a confine e sbarramento della scena, per essere subitaneamente rimosso dall’imbarazzato genitore che sibila: “Levati di lì!”. Uno, evidentemente poco interessato alla vicenda che ha attirato i suoi amici, non smette un solo secondo di urlare, arrivando a pronunciare suoni inarticolati come sfida alla madre che reiteratamente lo aveva invitato a tacere. Infine, quando ritiene sufficiente la frangitura di beneamati fin lì fornita, cambia tono e con tono da navigato intenditore fa: “Non mi sembra una recita…bella. Mi sembra…noiosa.” Ah, l’infanzia. Ma anche la senilità ha le sue perle: una nonna, vedendo la piccola nipotina dare in ismanie indicando il cavallo di Lelio, intendeva portare la nipote a vedere tale nobile e posticcio destriero da vicino. Peccato che il cavallo in quel momento fosse in scena, dalla parte opposta a quella in cui nonna e nipote si trovarono. L’intervento della mamma ha dissuaso le due dal compiere un gesto molto tenero ma anche molto inappropriato. Situazioni difficili, come vedete, ma dalle quali gli Avanzati hanno saputo trarre forza ed energia per mettere in scena una delle più energiche e intense repliche di Sganarello. Al termine il calore degli applausi e del vino rosso hanno rinfrancato gli attori, che hanno potuto degnamente festeggiare l’ottima riuscita dell’ultima replica estiva di “Sganarello o il cornuto immaginario”.
[Paolo Sechi]

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