venerdì 21 agosto 2020

7 YEARS OLD ... Past Present & Future

Quando hai 7 anni e sei nascosto dentro l'armadio perchè hai paura che lui ti veda, non puoi immaginare che quella stessa paura che stai provando sarà la tua arma quando crescerai e dovrai scontrarti con pensieri lugubri, gente disonesta e infame, poliziotti corrotti e presuntuosi che pensano che tutto si racchiuda nell'indossare una divisa

Qundo hai 7 anni, questi pensieri non ti accarezzano minimamente la testa perchè quando hai 7 anni, sei ancora innocente, puro, genuino. Hai ancora il soffio di una carezza che ti lenisce la guancia, hai lo sguardo assonnato ed esterefatto quanto ti svegli al mattimo e sprimacci il cuscino, hai la voglia e la gentilezza che un bambino di 7 anni porta con se

Non puoi minimamente immaginare che tutto quel mondo idilliaco presto sarà sconvolto da qualcosa (o qualcuno) che farà di te una macchina insensibile, senza sentimenti, senza passioni, motivata solo da una pulsione che ti annebbierà il cervello e ti farà compiere gesti, atti, che credevi non potessero mai essere compiuti. Perchè quando non hai 7 anni tutto il mondo è diverso. Quello che vedi ha una luce diversa, quello che percepisci ha un sapore differente dalle spremute d'arancia che mamma ti faceva quando avevi 7 anni perchè ti diceva che la Vitamina C faceva bene al tuo piccolo corpicino

Adesso le cose sono cambiate. Adesso non è più tempo di nascondersi dentro l'armadio sbirciando fuori nella speranza che lui non ti veda. Perchè quelle notti in cui non riuscivi ad addormentarti tremando dalla paura, pensando che da un momento all'altro lui sarebbe entrato da quella porta nella tua camera e avrebbe commesso quelle orribili cose, sono finite. Perchè lui non c'è più. Lo hai eliminato.

Niente più incubi, niente più sogni estremi in cui ti svegliavi nel cuore della notte tremante e sudato ...
No, quei giorni sono terminati. Non hai più 7 anni. Non hai più bisogno di vivere con quei ricordi
Ogni attimo è un nuovo capitolo, ogni istante è una nuova alba che nasce e si consuma dentro di te
Per troppo tempo hai dovuto aspettare, perchè qualcuno ti diceva che non era il momento giusto, non era arrivato ancora il momento, e non sarebbe stato giusto ... Per troppo tempo hai dovuto celare e soffocare quella rabbia che ti divorava come un serpente che sentivi muoversi e ingrossarsi dentro di te. Giorno dopo giorno ... Troppo tempo ... Ma alla fine anche il tempo è passato, il debito ha bussato alla tua porta e tu sei stato pronto ad accoglierlo. Abbracciandolo, lasciandolo entrare completamente dentro di te e lasciandoti divorare dalla bestia che smaniava di uscire in ogni momento

Hai tenuto a bada il tuo IO, hai controllato la tua persona, hai sapientemente giocato con la tua mente lasciando che lei creasse tutto quello di cui aveva bisogno per nutrirsi. E nel frattempo, tu nutrivi il tuo corpo spingendolo ogni oltre limite umano, mettendolo alla prova, sovrastandolo, sfiancandolo. Ma lui era li a reclamare la sua dose di te. Non avevi più 7 anni, non avevi più nulla da temere nascondendoti nell'armandio

Per quanto tu volessi nasconderti, ciò non era possibile
Perchè loro sapevano chi eri. Sapevano cosa era successo e sapevano cosa avevi fatto
Quello che non sapevano, però, era quello che eri diventanto DOPO che lui non esisteva più
Non potevano immaginare ciò che avevi provato quando vedesti lei perire sotto i suoi colpi
Non potevano minimamente sapere quello che promettesti gli avresti fatto non appena i tuoi 7 anni non fossero stati solo che uno sbiadito ricordo su una tela mal disegnata
No ... Loro non lo sapevano, ma tu SI

E di questa forza ti sei alimentato, correndo, spingendoti sempre ogni oltre limite, urlando e respirando a pieni polmoni quasi il petto ti esplodesse in mille pezzi. L'orologio del tuo corpo ti ha tenuto sveglio, vigile e perennemente attento. All'erta, sempre pronto ad intervenire e sempre pronto a difendere chi ne aveva bisogno. Anche a costo della tua stessa vita. Per te il distintivo non ha mai fatto la differenza, saresti stato quello che sei anche senza averlo appeso al collo come segno identificativo

E questo è stata la tua salvezza. In un momento in cui credevi annebbiata la tua facoltà di scelta, in un momento in cui credevi la tua vita non avessi più senso, quando eri sull'orlo del baratro e il vento ti stava spingendo giù, lei ti ha preso per mano e ti ha ridato la vita
E' stata quella carezza che ti era sempre stata negata. Quella voce che per troppo tempo avevi smesso di sentire la notte prima di addormentarti perchè lui l'aveva eliminata dalla tua vita
In questo oblio di tenebra, qualcuna ha portato la luce nella tua vita
Quando meno te lo aspettavi. Quando pensavi che non sarebbe mai potuto accadere. Quando credevi di essere TU quello sbagliato per un mondo che non ti aveva mai capito nè accettato

Sei cresciuto. Sei diventato forte. Sei diventato un combattente. Hai combattuto per quei stessi valori che lei, seppur nella sua breve vita prima che lui la spazzasse via come un rifuito, ti aveva insegnato. E tu la ascoltavi pendendo dalle sue labbra. La guardavi come un bimbo estasiato vede il cono gelato che gli è appena stato comprato, ricoperto da un enorme strato di panna montata che solo a vederla, fa venire l'acquolina in bocca ... Per anni hai convissuto con quel tragico ricordo, e hai bagnato il tuo letto con le lacrime della tristezza e dell'amarezza per colei che ti voleva bene (l'unica) e ti era stata portata via. Senza un motivo. Senza una spiegazione ... Così, per il solo e squallido gusto del voler fare del male. Quando avevi 7 anni non capivi la differenza tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Pensavi che non esistessero differenze, perchè nessuno te le aveva mai spiegate
E così sei cresciuto con questo atroce dubbio, nel non sapere dove terminava una linea e ne iniziava una altra. Hai dovuto sopportare ingiustizie, ingiurie, hai dovuto ricevere schiaffi e urla solo perchè a lui piaceva così.
Ti rintanavi poi nella tua camera e cominciavi a piangere, sperando, pregando che lui non ti venisse a far visista prima di coricarsi. Quando c'era lei questo succedeva di rado ... Dopo che lei fu eliminata, queste visite succedevano molto più frequentemente sino a quando non hai avuto la forza di dire basta.
E sbattendolo contro un muro gli hai urlato tutto lo schifo che provavi per lui

Il passato. I tuoi 7 anni ... Capitolo chiuso

Ora sei un uomo. Hai affrontato i tuoi demoni. Anche se ancora ti perseguitano. Ma hai imparato a conviverci. Non ti svegli più nel cuore della notte sudato e dolorante. Non ti addormenti più con la paura che lui possa apparire da un momento all'altro nella tua stanza e prendersi ciò che non gli appartiene. Adesso c'è lei al tuo fianco. Ed è il suo viso la prima cosa che vedi al mattino quando ti svegli. 

Lei, che con le sue carezze ed i suoi silenzi ha ascoltato tutto il dolore che reprimevi dentro di te e che ti ha travolto come un fiume travolge gli argini quando straripa fuori dal suo letto d'acqua. Lei, che non ti ha mai chiesto nulla più di quanto tu non fossi disposto a darle. Con i tuoi tempi, nei tuoi momenti, con i tuoi spazi. Nulla di ciò che lei ti ha dato le è stato rubato. 
Quando al mattimo ti svegli per andare a correre e frenare la tua rabbia percorrendo KM di asfalto sotto la pioggia o sotto il sole non fa differenza, vedere lei che ancora è immersa nel mondo dei sogni ti da serenità, pace, quiete. Placa la tua ira e proietta sulla tua giornata un colore più chiaro di quelli che solitamente indossi quando non è al tuo fianco

Hai spesso pregato Dio chiedendogli una spiegazione, un motivo, una ragione per cui tutto questo stava accadendo. E mentre tu credevi fosse sordo ed insensibile al tuo dolore, Lui invece ti stava preparando un letto di rose che avresti dovuto percorrere non da solo, ma con chi Lui aveva messo al tuo fianco
Ed eccola nel suo vestito a fiori estive con le scarpe con i tacchi, bellissima come una dea, avvicinarsi a te chiedendo se eri del posto perchè non ti aveva mai visto in giro
E tu, impacciato come uno scolaro, ti eri subito lasciato rapire da quegli occhi chiari come il mare e titubante, farfugliando, le avevi risposto
Lei ti aveva guardato e si era messa a ridere per quel tuo modo così grottesco di parlare
Quasi ti mancassero le parole. Ma le eri piaciuto. Ti aveva guardato dentro e aveva visto il dolore che albeggiava dentro di te e quanto avevi sofferto per essere quello che sei ora

E così, tra un bisbiglio roco e un farfuglio, eri riuscito ad intavolare una discussione che sembrasse logica e con non apparisse come un miscuglio di parole senza capo nè coda. Lei era rimasta affascinata da questo tuo modo di fare, quasi 'infantile' per un certo modo, ma tremendamente serio e genuino. E così l'avevi accompagnata a casa e lei ti aveva lasciato il suo numero senza che tu glielo chiedessi. 
Sei rimasto imbambolato come una statua quando lei prendeva il tuo cellulare dalle mani e registrava il suo numero e poi, guardandoti negli occhi e sorridentoti, ti augurava la buona notte.
Non ti aveva invitato a salire da lei a bere un drink. Tu lo sapevi, sapevi che non l'avrebbe fatto perchè non era lei quel tipo di ragazza che si concede alla prima uscita

Avevi aspettato 3 giorni prima di chiamarla, lambiccandoti il cervello su cosa dirle e su come porti senza farla arrabbiare o seccandola. E così, come uno scolaro al suo primo giorno di scuola con il nuovo zaino sulle spalle, avevi recuperato il numero e avevi schiacchiato il tasto della cornetta sul tuo cellulare, preso dalla paura di non saper cosa dire e tentato più di ogni volta, ad ogni squillo di segnale libero, di riattaccare. Poi lei aveva risposto. La sua voce, il suo tono ... Quel "Ciao" pronunciato con un sorriso lieta di sentirti. In silenzio per qualche secondo (tu non sapevi cosa dirle), e lei che ti leva dall'imbarazzo con quel suo modo che poi avresti apprezzato dicendo "Ce ne hai messo di tempo ..."
L'hai invitata a cena. Nel tuo appartamento. Hai cucinato tu. La spesa la mattina, pensando a cosa le sarebbe piaciuto mangiare, alla tua incuria nel preparare (vivendo da solo molto spesso un Sandiwch o una Pizza erano i tuoi compagni di serata, accompagnati da una Birra Ghiacciata) e alla tua goffaggine nel selezionare gli incredienti, non capendo la differenza tra Burro e Margarina, o non sapenso se scegliere un Vino bianco o rosso che stava bene con il secondo che avevi in mente. Hai dovuto chiedere consiglio all'addetta del Market per capire che con la Carne si abbina il Vino rosso mentre con il pesce il Vino Bianco è il suo ideale di accompagnamento

E dopo una spesa a base di verdura, carne, funghi e salse di paesi oltreoceano, ti eri lanciato nel creare l'atmosfera giusta e bandire la tavola come meglio si poteva fare
Lei lo aveva apprezzato, lusingata che un uomo cucinasse per lei, onorata dal fatto che qualcuno aveva speso del tempo pensando a lei, a quello che le sarebbe piaciuto, a quello che avrebbe preferito mangiare e bere. 
La serata fu piacevole, parlando lei di come le sembrasti la prima volta che ti vide, con quel tuo modo di parlare così farfuglioso e innocuo, tu del suo bellissimo vestito a fiori e delle sue scarpe con i tacchi che ti piacquero immediatamente, indossate da lei stava divinamente
E tra un bicchiere di vino e l'altro, vi siete ritrovati sul divano uno di fronte all'altro, con il bicchiere in mano, sorseggiando piccole gocce di vino come fosse un nettare, a parlare di chi eri tu e di quello che avevi passato per diventare quello che eri adesso

Lei non disse nulla, ascoltò in silenzio rapita dal tuo racconto e attenta a cogliere ogni sfumatura nella tua voce, quasi fosse un indizio ulteriore sulla scena raccapriccante che si delineava all'orizzonte
I suoi occhi tradivano l'empatia che stavate avendo, quel legame che lei aveva stabilito, quasi fosse una carezza sul cuore, che le permetteva di non chiedere, di non fare domande, ma incamerare tutto quel dolore e quella paura dentro di se e come per magia, farla uscire e defluire fuori da se. Senza esserne intaccata, ma semplicemente carpendola da te e gettandola oltre le proprie spalle. E alla fine, stremato dai ricordi che erano riemersi ripercorrendo il tuo passato, lei ti aveva preso la mano e se l'era messa accanto alla guncia, accarezzandola, stringendola, quasi a dirti che ti capiva, capiva quello che avevi passato e come ti sentivi adesso.
Quel dolce e innocuo gesto, nella sua dolcezza e delicatezza, bastarano a lenire il dolore e le lacrime che avevano preso a scendere sul tuo viso. E quel sorriso, portato all'altezza del petto, ti aveva fatto capire che lei era la persona che avresti voluto al tuo fianco, e che per così tanti anni avevi aspettato

TO BE CONTINUED :::



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