martedì 1 luglio 2014

Bacio & ... Lacrime

Il giorno che personalmente avrei preferito evitare perchè sanciva la fine di un percorso è arrivato
Ad esso si aggiunge la lezione conclusiva che, di grazie, ha coinciso con il Bacio Scenico
Si signori, ieri, 30.06.2014 la lezione sul sentimento, sulle emozioni, su quell'atto così semplice e naturale ma dalle mille sfacettature e complicazioni : il Bacio
Ebbi già la fortuna di affrontare tale argomento l'anno scorso, nella medesima condizione ed ora, a distanza di 12 mesi, ancora quelle sensazioni e quelle palpitazioni rieccheggiano dentro di me
Quest'anno nuove Partners (le allieve del III anno) e nuovi pezzi (La Casa Sul Lago Del Tempo)

Si comincia
Agghindati con abiti da sera completi ed eleganti, ogni coppia voluta dal Maestro si cimenta nel pezzo a loro assegnato. Come dicevo, a me & Donatella il Maestro ha concesso l'onore di cimentarci su un pezzo molto bello, magistralmente interpretato da quella bellissima & splendida attrice che io adoro : Sandra Bullock
E così, rieccheggiando la stessa empatia cinematografica e provando a rinascere nelle emozioni e nella violenta tenerazza che quel pezzo rievoca, io & Donatella entriamo in scena
Le paure vengono eliminate, la memoria entra in gioco ma non come qualcosa a cui attingere, bensi come qualcosa che delicatamente fa il suo decorso naturale a compendio delle emozioni e delle meravigliose sensazioni che nascono riproponendo il loro dialogo
E così è stato
Nessun imbarazzo, nessun timore, tutto fluisce ricreando quel momento e alimentando una passione che nasce ad ogni scambio di parole e così, a suggello di quel momento il bacio tra di noi
Un bacio dal sapore dolce, un sussurro di labbra che premono e si cercano, il suggello ultra di un momento indimenticabile
Uno dietro l'altro seguono le varie coppie e i vari pezzi, chi passionale, chi delicato, chi tenero
Per poi giungere al termine dove la Capa & il Maestro rimescolano coppie & pezzi dando vita ad improvvisazioni
Da qui, la nuova coppia formata da me & Ilaria si cimenta nell'ultimo Grey's Anatomy al vetriolo nella scena, tra l'altro già da me interpreta esattamente l'anno scorso insieme alla splendida Eleonora, in cui lui non può fare a meno di 'guardare' lei
E da quello sguardo, da quella passione si accende un bacio di fuoco, l'essenza di quell'amore impossibile, di quella guerra interiore che si consuma tra il cuore e la mente
Un momento bellissimo, un attimo di pura intensità fisica e mentale ricreata sapientemente in pochi istanti tra me & Ilaria
Alla fine ci si stacca ma si sente ancora sulle labbra il gusto del bacio, della passione, di quella passione che sconfigge ogni pregiudizio e scavalca ogni barriera. Lo sguardo intenso, le membra ancora sotto l'effetto di brividi, scossi da quanto accaduto
Alla fine, mai saturi di queste emozioni chiudiamo le porte e spegniamo le luci alle volte delle cena in cui i Diplomi saranno consegnati
Lascio la parola al fidato, nonchè oramai sempre presente Paolo Sechi nella sua relazione di quanto accaduto, liberando emozioni e sensazioni che a fatica le parole riescono a ricreare
Prima però, concedetemi un attimo dedicandomi ancora qualche minuto ...

A voi tutti, a voi amici di palcoscenico e amici di interpretazioni, il mio personale, umile ma profondamente riconoscente GRAZIE
Vi amo nel profondo del cuore e, nel mio cuore, sempre vi porterò con me
Siete ineguagliabili, fonte di ricchezza e di gioia, amabili nelle vostre digressioni e professionali nel vostro impegno
Ho imparato a conoscervi, giorno dopo giorno. In mezzo ai sorrisi, in mezzo alle lacrime, insieme ci siamo confrontati nella memoria e nell'interpretazione, insieme ci siamo fatti coraggio quando credevamo di non riuscire, ed invece ...
Invece ognuno di voi ha delicatamente posato sul mio cuore una parte della propria anima, regalandomela gratuitamente, condito da un sorriso e da una pacca sulle spalla a voler dire "Antonio, vai avanti !". E così ho fatto, così ho cercato di fare sempre di più, insieme a me stesso, insieme a voi.
Empatica unione, naturale amicizia, valori così solidi radicati in noi e così difficili da abbattere. Ognuno con il suo fardello, ognuno con la sua coscienza. Mi avete regalato attimi meravigliosi, avete condiviso con me gioie e dolori, fatiche e soddisfazioni, sorrisi e lacrime
E così, nella naturalezza più infatile vi guardo con una lacrime che si posa sul mio volto. Ma è una lacrima che sorride, una lacrima di gioia, una lacrima che guarda al futuro come un inizio e non come una fine.
GRAZIE di tutto amici miei, cavalieri erranti, naufraghi in balia della marea del Teatro, ancelle in attesa del Vs principe ... Grazie !
Grazie a te Maestro, per avermi insegnato l'umiltà dell'essere uomo
Grazie a te Capa, per essere sempre stata presente, vigile nelle nostre insicurezze, amica nei nostri dubbi, amorevole nei nostri sbagli
Vi amo, siete e sarete SEMPRE con me come gemme preziose !

La parola adesso a Paolo ...

Amici, fratelli e sorelle di scena, a voi tutti un caloroso ben trovati nella nostra piccola rubrica che oggi ha il compito di riportare l’ultimo resoconto, il sunto della lezione che per alcuni di noi si è posta a coronamento dell’intero percorso fatto in questi anni. Gli impegni dei due saggi hanno fatto in modo che tale lezione fosse lo stage del bacio, una lezione intensa e coinvolgente su uno dei gesti più semplici e difficili che esistono nelle relazioni umane. Lo stage vedeva sei attori e sei attrici, sei coppie (e qui dobbiamo ringraziare sia Lorenzo Ricciarelli che il munifico Emanuele Giorgi, che hanno di buon grado accettato il sacrificio di fare da partner a due dame onde evitare loro di restare spaiate. Quale esempio di fulgida abnegazione teatrale!), dicevamo sei coppie che hanno interpretato scene di passione tratte da film e telefilm, scene in cui il bacio si dimostra per quello che è, un linguaggio con cui viene espresso un carosello di sentimento, dall’affetto alla disperazione. Vediamo baci che segnano l’inizio di un amore, altri che lo confermano, altri che lo seppelliscono. Ogni scena scorre con una tensione che avvinghia lo sguardo dei presenti, e rende difficile ogni commento se non un “Bravi” detto dalla Capa. Finito il giro delle interpretazioni si passa alle improvvisazioni, le coppie si sciolgono e si riformano, viene dato un tema e via, si riparte con nuove sfaccettature di ciò che un bacio può rappresentare. La lezione si conclude ma non la serata che prosegue in pizzeria (questa volta abbiamo voluto provare il Mara Meo di San Francesco, giusto per cambiare locale), dove in un clima di allegria leggermente malinconica sono stati consegnati gli attestati ai cadetti del III anno, a quelli del IV anno sperimentale, ma anche agli allievi del III anno passato che non hanno proseguito con il nuovo corso e che per un anno sono rimasti orfani del loro meritato attestato. Con la foto di rito la serata ha termine, e con essa il corso. Ed il sunto, l’ultimo sunto.
E adesso, vogliate perdonare se prendo possesso di queste ultime righe le uso per dirvi qualcosa: volevo partire da qualche frase roboante, di quelle con cui ho infarcito i resoconti di questi anni, e invece voglio raccontarvi un aneddoto: voi tutti avete avuto modo di conoscere il mio quaderno ad anelli bianco, quel mastodontico raccoglitore in cui tenevo ogni copione, ogni testo, tutto ciò che riguardava le lezioni.  Ebbene, quel quaderno da ormai tre anni occupava il suo bravo spazio su un letto inutilizzato e adibito a piano di appoggio, e per tre anni quell’angolo di letto era l’angolo teatrale, attorno al quaderno bianco si sono ammassati copioni, testi per letture pubbliche, e via discorrendo. Stamani quell’angolo è tornato libero. Stamani quel quaderno ha preso il suo posto dentro un armadietto, dove riposerà fino a quando non verrà consultato di nuovo. Nel riporlo ho pensato alla storia che quel quaderno si porta dietro, alla storia che hanno i fogli che contiene, storie di attese nell’atrio, storie di prove su quei parquet insidiosi della scuola, ma anche storie di voi, di ciascuno di voi, perché con alcuni di voi quei pezzi gli ho interpretati, con altri ho fatto delle improvvisazioni, con altri ancora ci siamo sostenuti a vicenda nei momenti delicati e tesi che precedono l’apertura del sipario, altri ancora hanno interpretato quei pezzi mentre io ero uno spettatore, uno spettatore che vi guardava, vi ammirava, e talvolta vi invidiava, ma soprattutto da voi imparava. Perché si impara anche guardando, ed è per questo che a voi tutti devo parte delle cose che so fare, e di questo vi sono grato.
Il futuro, teatrale e non, è una grande domanda per tutti, per voi come per me, ma a prescindere dalle risposte che ognuno di noi darà o avrà, l’accrescimento artistico e ancor più personale che ho acquisito grazie ad ognuno di voi è, è stato e sarà un dono prezioso e utile, quale che sia il cammino di domani.
Auguro a ciascuno di voi di poter dire lo stesso e accomiatandomi da voi, non posso che concludere con un grandissimo grazie.


2 commenti:

  1. La scena della Casa sul Lago è stata divina. Bellissima, densa, toccante e commovente. Grazie per le belle parole, Antonio, grazie per la compagnia, per l'ospitalità sul tuo blog, per tutto.

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  2. Sono io che ringrazio te Paolo
    Per la tua presenza, per la tua amicizia, per la tua comprensione, per il tuo aiuto ...
    Semplicemente per essere stato sempre presente quando ce ne era bisogno
    Sarà sempre un onore averti tra queste pagine che oramai, con te, considero "di casa"
    Vieni a trovarmi quando vuoi, la porta è sempre aperta

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