mercoledì 17 luglio 2013

S. Micheletto LU : 14.07.2013

E' stato il nostro DEBUTTO, la prima del nostro spettacolo
La compagnia 'Gli Avanzati' di Lucca in quel di San Micheletto, Domenica 14 Luglio 2013
Un corto, riadattato da noi sulla base dell'originale 'Confusion' di Alan Ayckbourn e inserito, grazie alla collaborazione con la compagnia di Viareggio, all'interno del loro spettacolo principale
E che dire ?
Siamo stati BRAVI ! Molto Bravi ! Un adattamento che è piaciuto, breve ma intenso
Recitato con attenzione, sapientemente adagiato su uno scambio di battute veloci e mai scontate, con un finale che nessuno si aspettava
Insomma ... come inizio non c'è male, no ?
Qualche scatto e soprattutto, una recensione scritta da Paolo, un collega di Teatro con cui quest'anno ho concluso il percorso iniziato due anni fa presso la scuola Art&Danza Arabesque e che spero possa proseguire
Parole scritte dal cuore e con il cuore
A voi dunque
Scusi il disturbo

Un parco, quattro panchine, quattro persone, ognuna intenta nella propria attività: c’è chi cerca di rilassarsi, chi esamina una lettera, chi si fa bella, chi legge e corregge un manoscritto. Compare Nando, un uomo stravagante avvolto in un impermeabile che tiene gelosamente chiuso con le mani. Si avvicina ad una ragazza: “Scusi il disturbo” le dice, chiedendole se potesse sedersi accanto a lei. La ragazza, Ines, non senza un evidente disagio, acconsente, e Nando per ripagarla della cortesia la importuna continuamente raccontandole della sua mania di collezionare figurine e…persone. Così comincia “Scusi il disturbo”, il corto degli Avanzati in cui, in un brillante gioco di specchi dal ritmo serrato, ogni personaggio viene importunato dagli sfoghi di uno dei protagonisti, ed esasperato cerca rifugio sulla panchina occupata da un altro personaggio, con cui si sfogherà fino a sfinirlo. Cinque vite che vogliono raccontarsi, che vogliono essere ascoltate nei loro problemi, nelle loro frustrazioni, nei loro dilanianti dilemmi, ma che al contempo non voglio ascoltare, non voglio sentire i racconti delle vite altrui.
Pur nell’esiguità dei dieci minuti di durata del corto gli Avanzati riescono a dare spessore ai loro personaggi, dai tratti marcati ma non certo bidimensionali: Ines (Barbara Puppa) è combattuta tra l’odio per il ragazzo che la picchia e da cui vorrebbe fuggire, e il sentimento (amore? Affetto? Paura di rimanere sola?) che invece la lega a lui.
Carlo (Luca Pieretti), posato e sobrio, intento nel correggere una relazione, cova dentro di sé la frustrazione e inadeguatezza per la conduzione della sua vita privata, sentimenti che cerca di soffocare gettandosi a capo chino nel lavoro, da cui però riceve altre frustrazioni (come il correggere una relazione nel suo giorno libero).
Matilde (Giovanna La Russa), una sognatrice piena di aspettative e con tanta voglia di raccontarsi, che scopre come sia difficile trovare qualcuno con cui condividere , anche solo a parole, i propri desideri ed i propri pensieri.
Savio (Lorenzo Bonaccorsi) è un padre di famiglia continuamente oberato dalle richieste della moglie e dei figli, costretto, come dice egli stesso, a pagare tutto senza essere nulla sia suo, e talmente esasperato da arrivare a indossare a travestirsi per non essere riconosciuto e godersi così qualche prezioso attimo di pace al parco, da solo.
Ed infine Nando (Antonio Lampo), uno sciroccato collezionista di figurine e osservatore di persone, che va al parco per ampliare la sua collezione di tipologie di persone e cercare qualcuno con cui parlare e rompere la sua solitudine. Un personaggio che, a dispetto di tutto, si rivelerà essere il più equilibrato del quintetto.
Un dinamicissimo intreccio di caratteri diversi per una situazione che si ripete sempre uguale a se stessa e allo stesso tempo sempre diversa, intreccio che gli Avanzati sostengono egregiamente con una grandissima e curata pulizia dei gesti scenici, attacchi serrati e precisi delle battute e un equilibrata gestione dello spazio scenico. Un corto decisamente notevole e ben fatto.
(Paolo Sechi)










2 commenti:

  1. Veramente mi fai troppo onore ospitando nel tuo spazio la mia recensione. Ho messo per scritto ciò che ho visto e ciò che ho provato, e lo ripeto anche in questo commento: il vostro è stato un corto decisamente bello.

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  2. Nulla di meglio Paolo, e di più veritiero, che condividere insieme la PASSIONE per questa nobile arte che è il TEATRO
    Grazie per essere venuto e per aver condiviso, insieme a noi, queste emozioni che, come tali, arricchiscono l'essenza ultima di ognuno di noi
    Noi ci (RI)vediamo in quel del 'IV Anno' ...
    E che non sia mai che riusciremo a mettere in scena qualcosa di nostro !!!

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